Lunedì abbiamo probabilmente toccato il fondo. Non tanto dal punto di vista del risultato ma da tutti gli altri punti di vista. L'ho capito perchè al termine della partita mi importava poco o nulla della sconfitta; la sentivo come ineluttabile, come unica possibile conseguenza.
E' per questo che mi sono messo a riflettere sui motivi di tutto ciò senza però inizialmente trovare nessuna risposta se non le solite scuse "siamo contati...", "ci manca il portiere...", "con Tizio Caio o Sempronio sarebbe un'altra cosa". Martedì poi sono andato a dare una mano ai nostri cugini SSScatenati e ho avuto come la sensazione di tornare indietro nel tempo, a quando eravamo un gruppo unito in campo e fuori e questo ci permetteva di ottenere risultati anche oltre le nostre reali possibilità. L'unità di intenti, la voglia di soffrire come collettivo, il sostenersi l'un l'altro, sono cose che abbiamo smarrito. Andiamo a giocare come se fosse un lavoro invece che un divertimento; le attenuanti a nostro favore sono tante ma nessuno può negare che ultimamente non ci stiamo divertendo. Ecco che allora faccio un appello affinchè si ritrovi il piacere di venire a tirare due pedate tra amici, il piacere di scrivere su questo blog anche se non si partecipa alle partite, insomma si ricominci ad essere un gruppo invece di dieci sconosciuti che si ritrovano il lunedì. Io da parte mia ce la metterò tutta, sicuro che anche voi farete altrettanto.
P.S. Oltre a tutte queste riflessioni escatologiche ho anche partorito una soluzione tattica chiave per il nostro ritorno al successo......BUFFI IN PORTA! Scherzo...ve la dirò lunedì...
